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SOTTO UN TEMPORALE DI FINE ESTATE
Di Giulia V.V. Muraglia DIECI ANNI DOPO… Tutto Quidi Gazzelle Il paesaggio scorre veloce sotto gli occhi di Ofelia, che osserva svogliatamente il contrasto tra cielo grigio e mare blu all’orizzonte, inframmezzato da imponenti ulivi. “Candy, quindi?” Ofelia esce dai suoi pensieri, girandosi verso la sua migliore amica. “Scusa M, dicevi?” Marla le dà…
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PRELUDIO DI UN SOGNO BUGIARDO
Di Irene Arroume LA PORTA è coperta da rampicanti. Non ci sono indicazioni per arrivare alla porta. L’auto ha percorso varie curve per la montagna, l’unico motivo per andare avanti, l’impossibilità di invertire la propria direzione. Svariate volte ha rischiato di sbandare verso il bordo e cadere nel precipizio per via del buio , ma…
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ABISSO PROFONDO
Di Daniele Capponi Prologo“Dan, svegliati o farai tardi.” La sveglia suonò senza interruzioni e il ragazzo, con gli occhi rossi e capelli spettinati, la gettò a terra nella speranza di romperla. Scese le scale e, nel bel mezzo della colazione, prese lo smartphone e scrollò le news ma il padre lo riprese: “Non perdere tempo…
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DI GELSOMINO E DI SANGUE
Di Chiara Moneta Dalla finestra del primo piano la donna guarda la pianura che si estende a perdita d’occhio e gli animali nel recinto. I cavalli, con placida quiete, affondano il muso nel fieno, mentre il destriero del poeta, un nobile purosangue color crema, con passo pigro lascia che il vento gli scompigli criniera e…
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L’eco della Guerra
Di Francesca Negrini Alla me di 12 anni e alla mia più cara amica Costanza. And I sound like an infant Feeling like the very last drops of an ink penA greater woman stays coolBut I howl like a wolf at the moonAnd I look unstableGathered with a coven round a sorceress’ tableA greater woman…
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Dove il Vuoto Divora la Voce
Di Nicolò Poletti Capitolo 1: Come in Alto, Così in BassoIl senso di vuoto mi comprime le viscere mentre scendo. Mi lancio nell’oscurità con il cuore che batte furiosamente contro il petto e il respiro mozzato dall’adrenalina. Quei primi secondi di caduta sembrano durare un’eternità. L’abisso sotto di me, quella voragine nel deserto del Gobi,…
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FUORI FUOCO
Di Patrick Pagani Suona la sveglia. Urlo disperato. C. sciacqua il viso, poi incontra lo specchio, il riflesso è sfocato. Acqua torbida. La tazza di latte è accompagnata da un paio di biscotti e dalle notizie calcistiche del canale sportivo in sottofondo. Nell’altra stanza, un abito grigio scuro aspetta il suo ospite. Mezzo chilometro a…
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Sentiero della Danza Nera
Di Virginia Cattaneo e Leonardo Targa Il grido di un falco dalle ali nere squarciò il vespro. Era la prima creatura vivente che incontravo sul mio cammino da diversi giorni. Lo vidi calare verso est assieme alle ultime luci del sole, e decisi che l’avrei seguito. Ero perduto, avevo preferito quel vecchio sentiero tra le…
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Il mito del bosco degli spiriti
Badate tutti, e state a sentire non solo gli assesi devon fuggire.Non dimenticate, errare è la fine nomina Asso e la notte al confine Giustino nascosto è lì che ti attende e la tua faccia nel Bosco poi appende. Tutto cominciò in una calda notte d’estate. La comunità si era riunita per la sagra di San Miro, patrono di…
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Biscotti
Da quassù in cima casa sua si vede benissimo, l’edera copre tutta la facciata e incornicia l’ingresso principale. Ma io non me la sentivo di entrare da lì, sono passato dal retro, dove speravo non mi avrebbero visto. Le ceneri di nonna sono ancora dove le avevo lasciate.Nella stessa biscottiera che usava per consolarmi durante…
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La mela rubata
Il pittore proseguì nella stanza successiva. Quando il pubblico la riempì, lui rimase qualche secondo a guardarlo. Era la sua prima mostra, eppure molti compaesani di Canzo era lì a guardare le sue opere. Fece un respiro profondo e iniziò a parlare: «Alle mie spalle troviamo uno dei dipinti che mi stanno più a cuore.…
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Gajum
Nel prospero paese di Canzo, vive un bambino solitario di nome Bernardo.Passa le giornate a sgusciare noci regalandole agli altri bambini del villaggio, che però lo deridono a causa della sua testa sproporzionata, che ricorda una noce; per questo motivo lo chiamano “Gajum”. Bernardo si sente escluso dagli altri e, ogni volta che torna a…
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Lo spirito del bosco
“Ciao a tutti amanti del mistero, anche oggi con una buona dose di razionalità riusciremo a sfatare qualche mito. Ci troviamo in provincia di Como, a Canzo, nel Sentiero Spirito del Bosco, dove si vocifera siano avvenuti eventi paranormali…” Alessandro sentì il bip della telecamera che si spense poco dopo. Andò a controllare per cercare…
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Gentiluomini
Filippo tiene lo sguardo basso sul sentiero polveroso, si sente addosso gli occhi di quel volto intagliato nell’albero insieme a quelli di Mira, a braccia incrociate di fianco a lui. “Tu non saresti venuto per questo? Per un albero?” “Non capisci.” “No, infatti. Non capisco. Non capisco che senso abbia saltare ogni mio compleanno, rifiutarti…
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Il calderone del sacrificio
Le tre guardie fuori dall’edificio lo videro arrivare, Egidio fu costretto a indietreggiare, due corsero verso di lui impugnando dei lunghi machete. Il più vicino sferrò un fendente, che venne schivato prontamente, luiprese di scatto un ramo robusto da terra, e prima che il secondo colpo potesse colpirlo, lo fracassò sulle facce dei due. la…
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Prova di coraggio
Achille camminava titubante dentro quella tetra foresta, resa ancora più spaventosa dal frastuono notturno che la popolava. Proseguiva a passi corti, con il cuore fermo in gola. Ogni singolo passo, ogni singolo ramoscello spezzato, ogni frasca mossa dalla brezza estiva, lo faceva sussultare dal terrore. Dietro Achille, a pochi passi di distanza, c’era Giorgio, che…
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L’ultimo atto
“Via, maledetta macchia! Via, dico… Ma chi avrebbe mai pensato, che quel vecchio avesse dentro tanto sangue?” Ripete Elisa, sfregandosi freneticamente le mani. Marco la guarda sorridendo, mentre lancia distratto dei sassolini contro un albero. “Cavolo, sei migliorata tantissimo. All’accademia saranno davvero fortunati ad averti come alunna. Sei la mia Lady Macbeth preferita.” Elisa gli…
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Dead man walking for Canzo
In un bosco consumato dalle maldicenze di abitanti e vagabondi, si aggirava Dante Alfieri in sella al suo purosangue. Una spada affilata gli penzolava lungo il fianco e un arco di legno era stretto tra le mani deterse. L’arma era posizionata esattamente tre centimetri distante dalla guancia destra, non uno spazio in più né uno…
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Osvaldo
È un torrido quindici Giugno a Canzo. Aurora è di ritorno da scuola, adornata di minigonna, top e scintillanti goccioline che le imperlano la vistosa scollatura. Un grido dalle sue spalle la paralizza «Ma ti pare il modo di andartene in giro?» Conosce quella voce da mummia bigotta. È Osvaldo Gerosa, il suo ex insegnante…
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Se ci credi puoi volare
Alessandro è sdraiato sul letto, guarda una foto sbiadita, con il polso si strofina il naso umido. “È pronta la cena,” dice la madre entrando in camera. Gli scompiglia i capelli, lui inarca le labbra. “Non voglio venire se papà non torna.” “Papà non può tornare.” “Allora io imparo a volare, così posso stare vicino…
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L’Emozione di legno
Ho messo sulla mensola sopra al letto la statuetta in legno che avevo appena finito di intagliare. Qui sei la prima, ho pensato e l’ho accarezzata. Avevo lasciato le altre creaturine dai miei genitori. Mia zia è entrata nella stanza, i capelli marroni raccolti e la parannanza sporca di sugo. Ho bisogno di una mano…
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Quell’idiota di mio marito
Ho sposato un idiota, esclamo. Le tazzine di caffè fumante abbandonate sul tavolo. Lidia e Anna sono sedute di fronte a me. Cos’è questa robaccia? Gli chiedo. Domiziano nella mano destra ha un berretto di lana con le strisce arancioni, veramente orrendo, nella sinistra quel maledetto ombrello, da cui non si separa mai. Vvvvolevo sssolo…
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La Stanza
Domenico fissa la porta davanti a sé. Si sforza di non far scivolare la chiave dalla mano sudata, mentre la inserisce nella serratura. Ma al primo sblocco indietreggia, staccando la mano dalla chiave e allontanandosi dalla porta. Domenico si dirige a passo svelto verso l’uscita, e imbocca il sentiero vicino casa; che si affaccia sul…
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Felice
Perchè m’hanno detto che era finita. E io gli ho creduto. E da lì in poi, ognivolta che chiudevo gli occhi pensavo solo a quel momento. Il dente della corona che manca la presa sulla catena e il cambio che si accartoccia. L’ho perso lì a Canzo il Lombardia. Al traguardo i giornalisti avevano già…
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Ricordo riflesso
La scarpiera è rimasta nello stesso angolo della stanza sin da quando Stefania aveva lasciatoCanzo per trasferirsi a Milano. L’ultimo spazio rimasto viene riempito da un paio di scarpeeleganti Louis Vuitton; Stefania fissa la seconda valigia, piena di altre calzature.Sospira, dispone le restanti paia lungo la parete della stanza in ordine di altezza del tacco,…
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Un piatto da servire gelato
«Il Signore t’accompagni, fratello.» tuona Baldassarre all’indirizzo dello sconosciuto al quale ha appena tagliato la strada. Polo, sul sedile del passeggero, artiglia la cintura di sicurezza come un infante terrorizzato farebbe col petto della madre. Sa che quando Baldassarre, fiero clochard e ateo agguerrito, augura conforto religioso a qualcuno significa che ha raggiunto il decimo…
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Destinazione Roma Termini
Con il fiatone mi ero accomodato nel posto 16E. Non mi preoccupavano le quattro ore che avrei dovuto passare con il fondoschiena su quel sedile. Anche perché per me non erano mai state quattro. Se il viaggio fosse stato dalle 11 alle 15, alle 12 avrei iniziato a pensare che mancava un ora e arrivate…
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Time’s up
In fondo alla sala si stavano formando lunghe code per compilare i moduli e avere accesso al trattamento, alle tre uscite giovani sorridenti, addosso un completo beige. Davano le spalle alle porte di vetro e distribuivano spille con scritto TIME’S UP. J uscì da una porta laterale, sgomitando contro la folla che si accalcava vicino…
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Il ladro di pensieri
Nessuna eccezione è concessa. Come potrei altrimenti, quando vivi una vita che credi tua solo perché credi che lo sia. Dalla cornetta si propagano senza tregua squilli dalla voce spezzata, scosto l’orecchio. È lei, è lei, Elena. Il silenzio si frantuma in quei tocchi. Mi volto verso il comodino, strabuzzo leggermente le palpebre, ma gli…
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BenvenutƏ a Neon City
Non sento il mio corpo. Apro gli occhi su un soffitto anonimo, non riesco a girare la testa. Respiro e pian piano riprendo consapevolezza. Prima spossatezza, poi dolore si irradiano dalle mie stesse ossa. Non so dove sono. Sento la cassa toracica accartocciarsi su se stessa, le dita stritolare il lenzuolo, annaspo. Poi da sinistra…
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EX0184
Le chiavi caddero a terra con un sonoro tintinnio. “Cazzo”, sibilò chinandosi. Con il braccio e la mano sinistra teneva precariamente un sacchetto di carta color crema, dalla cui cima spuntavano verdi ciuffi che profumavano di carote. Con il mignolo afferrò l’anello in acciaio che teneva unite le chiavi e trionfante si sollevò da terra,…
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DIO È MORTO
La notte era luminosa, e i tre arrancavano nella tempesta. Avvolti nelle mimetiche, i fucili a tracolla, la radiolina ormai scarica. La città non si vedeva ancora, e Giacomo pensava a quanto avrebbe potuto andare avanti prima di venire sommerso dalla neve, prima che di loro non rimanesse che la canna dei fucili, a spuntare…
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PERSONE SOCIALI
Nella piazza, difronte alla chiesa, Gabriel e Carlo stanno parlando seduti sulla panchina. Ma quanto ci mette? chiede Carlo. Aspetta che prendo la sfera di cristallo, risponde Gabriel. Dai coglione, gli dice. Però immagina se inventassero una roba simile, magari sul telefono, riusciresti a sapere cosa fanno le persone, risponde. Inquietante, replica Carlo. Una polo…
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Un codice che nessuno ha mai scritto
Le luci erano spente, sono scivolata fuori dalle lenzuola e ho infilato un paio di calzini. Mi sono diretta alla porta in punta di piedi e ho girato piano la maniglia, era liscia e fresca, mi piaceva sentirla sul palmo della mano. I fulmini riflettevano sui vetri delle finestre illuminando i corridoi. Camminavo attaccata al…
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Kamakiri
Fece una lunga sorsata dalla cannuccia, il liquido si lasciò dietro una scia acre sulla lingua. I suoi amici tardavano a rientrare. Pensò che magari avessero incontrato qualcuna di interessante. Fece tintinnare il ghiaccio nel bicchiere. Lui aveva una concezione molto diversa di ciò che riteneva interessante. Se qualcuno avesse attraversato il bar nel…
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Dottor Soldolore ovvero come ho smesso di aver paura e ho iniziato ad amare le formiche
05-04-2022 Sono tornato a casa appena è finito. Non mi ero reso conto che durante la sua malattia la casa si fosse trasformata in un reparto di terapia intensiva. Bombole d’ossigeno, flebo, farmaci ovunque. Fossero serviti a qualcosa. Ho iniziato a buttare via tutto. Quando sono entrato in camera da letto ho trovato sulla cassapanca…
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CAFFÈ BRUCIATO
L’odore di caffè bruciato gli pizzica il naso. Si passa una mano sul volto, stropicciandosi gli occhi e aspettando qualche secondo prima di riaprirli. Nonostante la finestrella sia coperta dall’attaccapanni, la luce che entra è fastidiosa e gli ci vogliono parecchi secondi per farci l’abitudine. Si alza dal divano polveroso, lasciando la sua figura sul…
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IL RITRATTO DEL MARE
La galleria brulicava di misteriosi, eccentrici dipinti. L’artista era sconosciuto, si firmava con uno pseudonimo, J. Mare, e marchiava i suoi lavori con un esiguo schizzo stilizzato a lato di ogni tela. Ritraeva un uomo senza volto, con una folta barba arricciata e un cappello da marinaio. I più curiosi e appassionati d’arte sostenevano che…
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Notte
La seconda domenica del mese, il momento in cui noi emissari del villaggio ci rechiamo al Pantheon vicino per donare le nostre offerte agli dei. Come ogni mese posiamo cesti di frutta sull’altare di Demetra, perché i nostri raccolti siano abbondanti; sugli altari di Era ed Estia, perché proteggano tutte le famiglie e ogni abitante…
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IL TUNNEL DI DUE MONDI
Ines, il pomeriggio, se ne stava in cortile a leggere. Quando sbucavo dal tunnel mi sorrideva con gli occhi appena socchiusi, per ripararsi dal sole, e mi faceva segno di sedere accanto a lei, sul prato perfettamente curato. Chiudeva il libro, teneva il segno della pagina a cui era arrivata con un filo d’erba, e…
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Legami
Non c’è più. Andrea si accasciò sul pavimento. Gli occhi sbarrati rivolti verso il corpo pallido erano come spilli conficcati in una bambola vudù, ma lui non voleva fare del male a nessuno, voleva solo che nonno Gio tornasse. I baci sulla guancia e gli asettici “condoglianze”, ricevuti al funerale e nei giorni successivi, non…
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Il libro mai dimenticato
Nicolò apre la porta e si ritrova catapultato nella sua infanzia, i divani gialli plastificati hanno ancora la scavatura che segnava il posto di suo nonno. Gli amici dietro di lui cercano di guardare il più possibile all’interno della casa. “Abbiamo camminato mezz’ora solo per vedere l’arredamento brutto dei tuoi nonni? Non c’è nemmeno campo!”…
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La bambina con gli occhi belli
Michela mugugnò e indicò Qualcosa al di là della finestra. Cominciò a ridere e continuò a indicare finché la madre disse: «Ehi, birichina, cosa stai cercando di dirmi? Vuoi aprire la finestra?» Qualcosa fece ridere la bambina, prese un palloncino, lo gonfiò senza chiuderlo, strinse l’apertura e mollò di colpo. La traiettoria e il rumore…
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Signor Muschio
Andavo sempre lì in vacanza, nella nostra piccola casa in legno in un paese vicino a Holland. La scuola era finita e mi aspettavano i folti alberi che coprivano i raggi del sole e l’odore della torta di ciliegie di nonna. Ma soprattutto, c’era John. Ci scrivevamo ogni tanto durante l’anno, ma l’estate era l’unico…
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MindTech
Jenny era in piedi davanti al palazzo dell’azienda MindTech. Faceva caldo e la luce del sole si rifletteva sulle vetrate trasparenti dell’edificio. La ragazza indugiò un paio di minuti prima di entrare. Guardò l’orologio: le 11:01, era in perfetto orario. Entrò nel palazzo, al piano terra un tale via vai che quasi non si riusciva…
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RATT HALL
Vedeva la gente scappare, non voleva essere presa anche lei. Si trovava in un palazzo di dodici piani a Ratt Hall, la cittadina dove tutto ebbe inizio. Era sul tetto e guardava giù con la speranza di non diventare come loro. «Piuttosto che trasformarmi mi butto», pensò. Guardava continuamente in giro, soprattutto a terra. «È…
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Il ristorante sul lago
Quell’inverno mi dovetti trovare un lavoro, l’oziare continuo senza uno scopo nella vita non entusiasmava i miei genitori, che erano stufi di pagare per i miei sfizi, e anche per i miei beni primari. Decisi di trovare un lavoro semplice, che non mi facesse sgobbare da mattina a sera in un buio magazzino di qualche…
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Falls of Hades
Kyle arrivò alla casetta sull’albero correndo come una saetta, salì i gradini e trovò i suoi amici seduti a gambe incrociate al centro dello spazio. I loro volti erano l’immagine della paura, esattamente come il suo. Si sedette a gambe incrociate di fianco a loro. In un primo momento stettero in silenzio, si guardarono e…
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Nel fuoco
Il camion dei traslochi si allontana lungo la via costeggiatada case a schiera a due piani. Marta appoggia uno scatolonedavanti alla porta d’entrata per riprendere fiato e punta losguardo verso il boschetto di conifere alle sue spalle. Cipenso io, dice Alberto. Marta lo segue in salotto, osserva lepareti spoglie, il pavimento occupato per metà dalle…
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Makhabel
Una ragazza dai capelli corvino cammina imperturbabile fra i corridoi stretti e fiocamente illuminati dell’Academè; fuori è notte fonda e regna il silenzio. Fra le braccia tiene un paio di libri e a tracolla un contenitore cilindrico, occupato da varie pergamene ben curate.Nonostante porti scarpe formali, con il tacco basso, non emette un suono, non…
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La Grotta dell’Aquila
Annegare. Deve essere una morte dolce, pensava, cullati dall’acqua in un silenzio impenetrabile. Persino in quei Fiordi sempre spolverati di neve, riusciva a immaginare di scendere dalla barca e scivolare nel torpore; un brivido gelido e il buio. Sarebbe stato un bel luogo per una simile morte, la scena perfetta, come una moderna Ofelia. Osservò…
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Il libro del folle
Il cielo questa notte è svuotato dalla sua luce stellare, appare completamente nero, vacuo, l’unica luce che ancora mi rassicura è quella dei campi di forza: li avevamo costruiti intorno alle basi principali, non potendo uccidere gli Argentei a suon di palle di fuoco sono l’unico modo per difendersi, almeno questi non si riflettono sul…
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MURA
Mi svegliai senza la minima idea di dove potessi essere, col sole negli occhi, il terreno sotto di me, e tre alte mura di pietra che mi circondavano. L’ultima cosa che ricordavo era la mia scrivania, sommersa di libri di scuola. Nient’altro. Guardai attorno e mi mancò il respiro. Che fosse un sogno? Mi diedi…
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Il caos in cui viviamo
Il professore percorreva a grandi passi ilpavimento della cella. Per passare il tempo siera messo a scrivere sulle pareti le formuledelle tre leggi di Newton. Le aveva trovate inuno dei libri che la sua comunità custodiva datempo immemore. Con la mente era tornato indietroa quattro giorni prima, a quando era iniziato ilsuo viaggio.“Sei pronto?” gli…
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Voci naturali
Era un martedì come un altro, il sole splendeva nell’azzurrocielo di New York. Alison Duff aveva scelto un martedì come unaltro per sparire togliendosi la vita, un martedì come un altroche segnava la data del suo trentunesimo compleanno.Il cellulare di Alison si illuminò, la schermata riportava ilnome di Spencer, ignorò il telefono e continuò a…
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SCACCO MATTO
Il vento gelido faceva breccia senza difficoltà nei vestiti dell’Uomo. Si trascinava con fatica verso il luogo dell’incontro, un’oasi verde in mezzo a chilometri di banchina bianca. Raggiunta la zona constatò che non faceva così freddo, mentre si sfilava il pesante giubbotto. Non vedeva nessuno. Erano presenti solo una scacchiera e uno specchio. Attese a…