Categoria: FANTASTICO

  • SOTTO UN TEMPORALE DI FINE ESTATE

    Di Giulia V.V. Muraglia DIECI ANNI DOPO… Tutto Quidi Gazzelle Il paesaggio scorre veloce sotto gli occhi di Ofelia, che osserva svogliatamente il contrasto tra cielo grigio e mare blu all’orizzonte, inframmezzato da imponenti ulivi. “Candy, quindi?” Ofelia esce dai suoi pensieri, girandosi verso la sua migliore amica.   “Scusa M, dicevi?” Marla le dà…

  • PRELUDIO DI UN SOGNO BUGIARDO

    Di Irene Arroume LA PORTA è coperta da rampicanti. Non ci sono indicazioni per arrivare alla porta. L’auto ha percorso varie curve per la montagna, l’unico motivo per andare avanti, l’impossibilità di invertire la propria direzione. Svariate volte ha rischiato di sbandare verso il bordo e cadere nel precipizio per via del buio , ma…

  • ABISSO PROFONDO

    Di Daniele Capponi Prologo“Dan, svegliati o farai tardi.” La sveglia suonò senza interruzioni e il ragazzo, con gli occhi rossi e capelli spettinati, la gettò a terra nella speranza di romperla. Scese le scale e, nel bel mezzo della colazione, prese lo smartphone e scrollò le news ma il padre lo riprese: “Non perdere tempo…

  • DI GELSOMINO E DI SANGUE

    Di Chiara Moneta Dalla finestra del primo piano la donna guarda la pianura che si estende a perdita d’occhio e gli animali nel recinto. I cavalli, con placida quiete, affondano il muso nel fieno, mentre il destriero del poeta, un nobile purosangue color crema, con passo pigro lascia che il vento gli scompigli criniera e…

  • Destinazione Roma Termini

     Con il fiatone mi ero accomodato nel posto 16E. Non mi preoccupavano le quattro ore che avrei dovuto passare con il fondoschiena su quel sedile. Anche perché per me non erano mai state quattro. Se il viaggio fosse stato dalle 11 alle 15, alle 12 avrei iniziato a pensare che mancava un ora e arrivate…

  • Time’s up

    In fondo alla sala si stavano formando lunghe code per compilare i moduli e avere accesso al trattamento, alle tre uscite giovani sorridenti, addosso un completo beige. Davano le spalle alle porte di vetro e distribuivano spille con scritto TIME’S UP.  J uscì da una porta laterale, sgomitando contro la folla che si accalcava vicino…

  • EX0184

    Le chiavi caddero a terra con un sonoro tintinnio. “Cazzo”, sibilò chinandosi.  Con il braccio e la mano sinistra teneva precariamente un sacchetto di carta color crema, dalla cui cima spuntavano verdi ciuffi che profumavano di carote.  Con il mignolo afferrò l’anello in acciaio che teneva unite le chiavi e trionfante si sollevò da terra,…

  • PERSONE SOCIALI

    Nella piazza, difronte alla chiesa, Gabriel e Carlo stanno parlando seduti sulla panchina.  Ma quanto ci mette? chiede Carlo.  Aspetta che prendo la sfera di cristallo, risponde Gabriel.  Dai coglione, gli dice. Però immagina se inventassero una roba simile, magari sul telefono, riusciresti a sapere cosa fanno le persone, risponde. Inquietante, replica Carlo.  Una polo…

  • Un codice che nessuno ha mai scritto

    Le luci erano spente, sono scivolata fuori dalle lenzuola e ho infilato un paio di calzini. Mi sono diretta alla porta in punta di piedi e ho girato piano la maniglia, era liscia e fresca, mi piaceva sentirla sul palmo della mano. I fulmini riflettevano sui vetri delle finestre illuminando i corridoi. Camminavo attaccata al…

  • IL RITRATTO DEL MARE

    La galleria brulicava di misteriosi, eccentrici dipinti. L’artista era sconosciuto, si firmava con uno pseudonimo, J. Mare, e marchiava i suoi lavori con un esiguo schizzo stilizzato a lato di ogni tela. Ritraeva un uomo senza volto, con una folta barba arricciata e un cappello da marinaio. I più curiosi e appassionati d’arte sostenevano che…

  • Notte

    La seconda domenica del mese, il momento in cui noi emissari del villaggio ci rechiamo al  Pantheon vicino per donare le nostre offerte agli dei. Come ogni mese posiamo cesti di frutta  sull’altare di Demetra, perché i nostri raccolti siano abbondanti; sugli altari di Era ed Estia, perché  proteggano tutte le famiglie e ogni abitante…

  • IL TUNNEL DI DUE MONDI

    Ines, il pomeriggio, se ne stava in cortile a leggere. Quando sbucavo dal tunnel mi sorrideva con gli occhi appena socchiusi, per ripararsi dal sole, e mi faceva segno di sedere accanto a lei, sul prato perfettamente curato. Chiudeva il libro, teneva il segno della pagina a cui era arrivata con un filo d’erba, e…

  • Legami

    Non c’è più. Andrea si accasciò sul pavimento. Gli occhi sbarrati rivolti verso il corpo pallido erano come spilli conficcati in una bambola vudù, ma lui non voleva fare del male a nessuno, voleva solo che nonno Gio tornasse. I baci sulla guancia e gli asettici “condoglianze”, ricevuti al funerale e nei giorni successivi, non…

  • Il libro mai dimenticato

    Nicolò apre la porta e si ritrova catapultato nella sua infanzia, i divani gialli plastificati hanno ancora la scavatura che segnava il posto di suo nonno. Gli amici dietro di lui cercano di guardare il più possibile all’interno della casa. “Abbiamo camminato mezz’ora solo per vedere l’arredamento brutto dei tuoi nonni? Non c’è nemmeno campo!”…

  • MindTech

    Jenny era in piedi davanti al palazzo dell’azienda MindTech. Faceva caldo e la luce del sole si rifletteva sulle vetrate trasparenti dell’edificio.  La ragazza indugiò un paio di minuti prima di entrare. Guardò l’orologio: le 11:01, era in perfetto orario. Entrò nel palazzo, al piano terra un tale via vai che quasi non si riusciva…

  • RATT HALL

    Vedeva la gente scappare, non voleva essere presa anche lei. Si trovava in un palazzo di dodici piani a Ratt Hall, la cittadina dove tutto ebbe inizio. Era sul tetto e guardava giù con la speranza di non diventare come loro.     «Piuttosto che trasformarmi mi butto», pensò.  Guardava continuamente in giro, soprattutto a terra.     «È…

  • Falls of Hades

    Kyle arrivò alla casetta sull’albero correndo come una saetta, salì i gradini e trovò i suoi amici seduti a gambe incrociate al centro dello spazio. I loro volti erano l’immagine della paura, esattamente come il suo. Si sedette a gambe incrociate di fianco a loro. In un primo momento stettero in silenzio, si guardarono e…

  • MURA

    Mi svegliai senza la minima idea di dove potessi essere, col sole negli occhi, il terreno sotto di me, e tre alte mura di pietra che mi circondavano. L’ultima cosa che ricordavo era la mia scrivania, sommersa di libri di scuola. Nient’altro. Guardai attorno e mi mancò il respiro. Che fosse un sogno? Mi diedi…

  • Il caos in cui viviamo

    Il professore percorreva a grandi passi ilpavimento della cella. Per passare il tempo siera messo a scrivere sulle pareti le formuledelle tre leggi di Newton. Le aveva trovate inuno dei libri che la sua comunità custodiva datempo immemore. Con la mente era tornato indietroa quattro giorni prima, a quando era iniziato ilsuo viaggio.“Sei pronto?” gli…

  • Voci naturali

    Era un martedì come un altro, il sole splendeva nell’azzurrocielo di New York. Alison Duff aveva scelto un martedì come unaltro per sparire togliendosi la vita, un martedì come un altroche segnava la data del suo trentunesimo compleanno.Il cellulare di Alison si illuminò, la schermata riportava ilnome di Spencer, ignorò il telefono e continuò a…

  • SCACCO MATTO

    Il vento gelido faceva breccia senza difficoltà nei vestiti dell’Uomo. Si trascinava con fatica verso il luogo dell’incontro, un’oasi verde in mezzo a chilometri di banchina bianca. Raggiunta la zona constatò che non faceva così freddo, mentre si sfilava il pesante giubbotto. Non vedeva nessuno. Erano presenti solo una scacchiera e uno specchio. Attese a…