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Il ladro di pensieri
Nessuna eccezione è concessa. Come potrei altrimenti, quando vivi una vita che credi tua solo perché credi che lo sia. Dalla cornetta si propagano senza tregua squilli dalla voce spezzata, scosto l’orecchio. È lei, è lei, Elena. Il silenzio si frantuma in quei tocchi. Mi volto verso il comodino, strabuzzo leggermente le palpebre, ma gli…
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Kamakiri
Fece una lunga sorsata dalla cannuccia, il liquido si lasciò dietro una scia acre sulla lingua. I suoi amici tardavano a rientrare. Pensò che magari avessero incontrato qualcuna di interessante. Fece tintinnare il ghiaccio nel bicchiere. Lui aveva una concezione molto diversa di ciò che riteneva interessante. Se qualcuno avesse attraversato il bar nel…
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Dottor Soldolore ovvero come ho smesso di aver paura e ho iniziato ad amare le formiche
05-04-2022 Sono tornato a casa appena è finito. Non mi ero reso conto che durante la sua malattia la casa si fosse trasformata in un reparto di terapia intensiva. Bombole d’ossigeno, flebo, farmaci ovunque. Fossero serviti a qualcosa. Ho iniziato a buttare via tutto. Quando sono entrato in camera da letto ho trovato sulla cassapanca…
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Legami
Non c’è più. Andrea si accasciò sul pavimento. Gli occhi sbarrati rivolti verso il corpo pallido erano come spilli conficcati in una bambola vudù, ma lui non voleva fare del male a nessuno, voleva solo che nonno Gio tornasse. I baci sulla guancia e gli asettici “condoglianze”, ricevuti al funerale e nei giorni successivi, non…
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La bambina con gli occhi belli
Michela mugugnò e indicò Qualcosa al di là della finestra. Cominciò a ridere e continuò a indicare finché la madre disse: «Ehi, birichina, cosa stai cercando di dirmi? Vuoi aprire la finestra?» Qualcosa fece ridere la bambina, prese un palloncino, lo gonfiò senza chiuderlo, strinse l’apertura e mollò di colpo. La traiettoria e il rumore…
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Il ristorante sul lago
Quell’inverno mi dovetti trovare un lavoro, l’oziare continuo senza uno scopo nella vita non entusiasmava i miei genitori, che erano stufi di pagare per i miei sfizi, e anche per i miei beni primari. Decisi di trovare un lavoro semplice, che non mi facesse sgobbare da mattina a sera in un buio magazzino di qualche…
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Falls of Hades
Kyle arrivò alla casetta sull’albero correndo come una saetta, salì i gradini e trovò i suoi amici seduti a gambe incrociate al centro dello spazio. I loro volti erano l’immagine della paura, esattamente come il suo. Si sedette a gambe incrociate di fianco a loro. In un primo momento stettero in silenzio, si guardarono e…
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Nel fuoco
Il camion dei traslochi si allontana lungo la via costeggiatada case a schiera a due piani. Marta appoggia uno scatolonedavanti alla porta d’entrata per riprendere fiato e punta losguardo verso il boschetto di conifere alle sue spalle. Cipenso io, dice Alberto. Marta lo segue in salotto, osserva lepareti spoglie, il pavimento occupato per metà dalle…
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Makhabel
Una ragazza dai capelli corvino cammina imperturbabile fra i corridoi stretti e fiocamente illuminati dell’Academè; fuori è notte fonda e regna il silenzio. Fra le braccia tiene un paio di libri e a tracolla un contenitore cilindrico, occupato da varie pergamene ben curate.Nonostante porti scarpe formali, con il tacco basso, non emette un suono, non…
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La Grotta dell’Aquila
Annegare. Deve essere una morte dolce, pensava, cullati dall’acqua in un silenzio impenetrabile. Persino in quei Fiordi sempre spolverati di neve, riusciva a immaginare di scendere dalla barca e scivolare nel torpore; un brivido gelido e il buio. Sarebbe stato un bel luogo per una simile morte, la scena perfetta, come una moderna Ofelia. Osservò…
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Il caos in cui viviamo
Il professore percorreva a grandi passi ilpavimento della cella. Per passare il tempo siera messo a scrivere sulle pareti le formuledelle tre leggi di Newton. Le aveva trovate inuno dei libri che la sua comunità custodiva datempo immemore. Con la mente era tornato indietroa quattro giorni prima, a quando era iniziato ilsuo viaggio.“Sei pronto?” gli…
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Voci naturali
Era un martedì come un altro, il sole splendeva nell’azzurrocielo di New York. Alison Duff aveva scelto un martedì come unaltro per sparire togliendosi la vita, un martedì come un altroche segnava la data del suo trentunesimo compleanno.Il cellulare di Alison si illuminò, la schermata riportava ilnome di Spencer, ignorò il telefono e continuò a…