05-04-2022
Sono tornato a casa appena è finito. Non mi ero reso conto che durante la sua malattia la casa si fosse trasformata in un reparto di terapia intensiva. Bombole d’ossigeno, flebo, farmaci ovunque. Fossero serviti a qualcosa. Ho iniziato a buttare via tutto. Quando sono entrato in camera da letto ho trovato sulla cassapanca un formicaio, di quelli in vetro. Devono essere le formiche che avevamo trovato nell’aiuola e mi aveva fatto salvare.
Per un quarto d’ora sono rimasto a guardarle correre nelle gallerie, si muovevano in colonne perfette, senza mai intralciarsi. Non capivo perché mi affascinassero tanto, poi l’illuminazione. Era dal suo ricovero, tre settimane, che nessuno le nutriva, eppure anche di fronte alla prospettiva di morire di fame, avevano continuato a svolgere ognuna il proprio compito, mettendo la colonia davanti a loro stesse. Mi sono chiesto come abbiano fatto delle forme di vita tanto semplici ad adottare un comportamento così logico. Margherita mi aveva detto qualcosa su un professore che le stava studiando, così l’ho chiamata.
“Si, farò con lui lo stage e anche la tesi, ma più che sulle formiche in generale ci occuperemo dei feromoni, lui è un chimico non uno zoologo”
“E sta cercando altri stagisti?”
“Beh, immagino di sì, dovremmo iniziare tra poco e per ora sono l’unica che ha preso, è molto esigente con le medie. Ma se ti vuoi proporre credo che con i tuoi voti non avresti problemi, e poi sarebbe bello lavorare assieme”
E poi mi ha tenuto al telefono per altri dieci minuti chiedendomi come stavo e altre cose inutili. La ricerca però mi interessa.
15-04-2022
Ho riconosciuto immediatamente il professore, mi ha fatto chimica organica al secondo anno. Lui non si ricordava di me, poi ha finto un’illuminazione quando sul mio curriculum ha visto il trenta affianco alla sua materia. Siamo andati al bar difronte all’ateneo, mi ha offerto un caffè e mi ha spiegato il progetto che sta per iniziare. Sta cercando un modo per adattare i feromoni delle formiche al sistema nervoso umano, con lo scopo di creare degli psicofarmaci. Ha detto una frase che mi ha colpito “I feromoni sono ordini chimici che raggiungono direttamente i neuro recettori, scavalcano qualsiasi pensiero o istinto e il cervello non può che ubbidire”.
19-04-2022
Oggi è stato il mio primo giorno. Stiamo esaminando 73 diverse specie comuni di formiche, ognuna produce da trenta a sessanta diversi ferormoni e attualmente in laboratorio siamo solo io e Margherita.
22-04-2022
Verso le cinque ero alle macchinette per un thè. Ci stavo ancora soffiando sopra quando è arrivata Margherita, credo che mi abbia raggiunto di proposito. Mi ha chiesto come stavo e altre chicchere di circostanza. Avevo appena portato il the alla bocca quando ha abbassato il tono di voce. Ha detto che per lei questo progetto è molto più di una voce importante da aggiungere al curriculum. Ha iniziato a giocare col bottone del camice e mi ha confessato di soffrire di attacchi di panico.
Si sveglia nel cuore della notte senza fiato e non riesce a respirare finché non si è assicurata che la porta della camera sia aperta.
Non le ho chiesto niente ma comunque mi ha spiegato “Avevo dodici anni, ero andata al mare col fratello di mio padre e sua moglie, c’era anche il loro figlio. Io e lui dormivamo nella stessa stanza, ma in letti separati. Una notte lo sento alzarsi, pensavo stesse andando in bagno, e invece chiude a chiave la porta. Ho alzato la testa, gli ho chiesto cosa stesse facendo. Non ha risposto, si è avvicinato, mi ha afferrata per le spalle, mi ha spinta contro il materasso” qui si è interrotta. Io sono rimasto con il the in mano, non mi sembrava il caso di berlo. Si è ricomposta quasi subito e ha detto di aver provato a raccontare cosa le era successo, ma lo zio non ha voluto crederle e il padre, per via di un debito, non poteva opporsi al fratello. Prima di andarsene ha aggiunto “Sarebbe davvero bello sintetizzare un farmaco che dica semplicemente al mio cervello smetti di aver paura, stupida” è tutto il giorno che ripenso a quello che ha detto.
24-05-2022
La frase del professore e il racconto di Margherita mi corrono nella testa come formiche in fiamme. Entrambi sono sulla strada giusta, ma la loro visione è troppo ristretta. Lui vuole produrre delle pasticche per tirare su l’umore alle casalinghe di mezz’età, e lei vuole curare i suoi attacchi di panico. Il vero potenziale dei feromoni è immenso, potrebbero essere usati per curare l’intera società, e credo che dovrò essere io a occuparmene
05-05-2022 Fase 1
Grazie al sonno polifasico ora riesco a dormire quattro ore al giorno. Altra nota positiva è il totale disinteresse del professore per ciò che accade nel suo laboratorio. Gli basta ricevere un resoconto dettagliato ogni settimana. Non controlla quello che scrivo, quindi gli faccio acquistare feromoni che servono al mio esperimento e non al suo. Firma anche l’inventario senza leggerlo, così segno come danneggiata tutta la strumentazione che porto a casa.
Problemi.
Uno. Il mio appartamento è troppo piccolo, non ci sta quai più niente.
Due. Margherita. A differenza del professore, lei è in laboratorio ogni giorno, mi rende difficile portare via le strumentazioni più voluminose. Inoltre inizia a interessarsi sempre di più a quello che faccio. Viene nella mia postazione, mi chiede consigli o cerca di darmene. L’altro giorno ha notato nel mio resoconto settimanale uno dei feromoni che servono al mio lavoro. Sono stato costretto a toglierlo. Urge trovare una soluzione.
8-06-2022 Fase 1
Il professore non chiude mai a chiave l’ufficio e le credenziali del computer sono quelle dell’utente di prova, quello che usano gli studenti del primo anno. Ho fatto una richiesta di Baker a nome di Margherita con due zeri in più, come se fosse un semplice errore di battitura, ma che all’università costerà migliaia di euro. Il professore non se ne è accorto finché dalla segreteria non l’hanno chiamato per chiedergli se fosse impazzito. Ha immediatamente controllato la lista degli ordini e quando ha visto che era stata Margherita a fare l’ordine, l’ha espulsa dal laboratorio.
11-06-2022 Fase 1
Siamo in estate, la maggior parte degli studenti o è impegnata con gli esami o si sta godendo le vacanze. Non arriverà nessuno a rimpiazzare Margherita. Non devo più correre il rischio di rubare le attrezzature, posso proseguire tutti i miei esperimenti direttamente in facoltà, questo mi permetterà di procedere molto più rapidamente.
6-07-2022 Fase 1
Ho creato la prima dose di trattamento, devo iniziare dei test
9-7-2022 Fase 1
Convinto che il professore si sarebbe preso tre settimane di vacanza, avevo lasciato tutto il materiale della mia ricerca in bella vista, invece è rientrato oggi. L’ho trovato seduto al microscopio, osservava uno dei miei campioni. È un uomo insulso sotto quasi ogni aspetto, ma è un ottimo chimico computazionale. Ha capito immediatamente che quello che stavo facendo non centrava nulla col mio incarico.
Ha preteso delle spiegazioni, sono stato costretto ad agire in fretta. Gli ho detto che quello nel vetrino era solo un esperimento fallito. Ho preso la fialetta con il trattamento. Ho preparato una siringa, ne ho messo una goccia sotto al microscopio. Si è chinato per osservare, il suo collo era a pochi centimetri dalla mia spalla. Ho piantato la siringa nella giugulare. Ha barcollato all’indietro fino a sbattere contro la parete. Si premeva la mano sulla gola, sgranava gli occhi. Poi lo sguardo si è spento, la mano è caduta lungo il fianco e si è accasciato. Non si è più rialzato. L’ho trascinato nel suo ufficio e ho ripreso a lavorare come se nulla fosse.
10-7-2022 Fase 1
È stata la donna delle pulizie a ritrovarlo. Ha immediatamente chiamato un’ambulanza. Sono andato all’ospedale. In sala d’attesa c’era la moglie, fissava la parete, mani sulle ginocchia, la bocca leggermente schiusa. Sembrava in coda alle poste. Quando le ho parlato la sua voce era piatta, una segreteria telefonica. L’encefalogramma del professore è piatto, mi ha detto che i dottori non se lo spiegano, ipotizzano una meningite acuta. Cos’è andato storto? Devo ricontrollare i miei calcoli
12-7-2022 Fase 1
L’errore era palese. Cercavo una equazione sbagliata, una reazione scritta mele, ma il problema era ciò che non c’era. Non sarò mia in grado di simulare un sistema complesso come l’organismo umano, ci sarà sempre una variabile soggettiva, una minuscola mutazione genetica che non potrò prevedere. Urgono test sul campo.
18-7-2022 Fase 2
Sono andato al vecchio polo industriale. Delle fabbriche restano solo carcasse vuote che cadono a pezzi. Chi ci vive dentro non è molto diverso. Ho indossato i vestiti più logori che avevo, ma anche così mi guardavano strano. Ci ho messo un’ora prima di trovarne uno solo. Del vomito rappreso gli incrostava la barba e la manica. Ho controllato il polso per assicurarmi che fosse ancora vivo. Ha aperto gli occhi, mi ha chiesto chi cazzo fossi, gli ho iniettato il trattamento. Stessa reazione del professore. Ho chiamato un’ambulanza, mi sono finto un volontario. Hanno lasciato che andassi con loro in ospedale. Encefalogramma piatto.
20-7-2022 Fase 2
Un altro fallimento, per di più oggi, mentre tornavo a casa, ho trovato Margherita ad aspettarmi. Ha detto che era preoccupata perché non ci vedevamo da un po’, poi ha notato il mio abbigliamento, non è stato facile trovare una scusa per mandarla via
23-7-2022 Fase 2
Ancora un fallimento.
26-7-2022 Fase 2
Ho trovato un uomo tra i quaranta e settantenni, dormiva. Non mi ero accorto che avesse un cane, si è messo ad abbaiare e lo ha svegliato. L’uomo si è alzati di scatto. Ho provato a rassicurarlo dicendo che ero un volontario, mi ha mandato a fanculo. Mi sono chinato ad accarezzare il cane, ha gridato di lasciarlo stare. Ho continuato, lui si è avvicinato mi ha afferrato per il colletto. In tasca avevo già tolto il cappuccio alla siringa. Dopo l’iniezione i suoi occhi si sono spenti, le mani sono ricadute lungo i fianchi, ma è rimasto in piedi. Ho provato a parlarci
“Quando ti parlo capsici?”
“Si”
“Dove ti trovi?”
“Qui”
“Ricordi il nome della città?”
“Milano”
“Chi è il sindaco?”
A questa domanda e ad altre di complessità simile o maggiore non ha dato risposte soddisfacenti. Mi sono dovuto allontanare prima di aver concluso i test perché il cane stava attirando l’attenzione.
28-7-2022 Fase 2
Ho tenuto sotto controllo il soggetto 5. Fruga nell’immondizia. Si siede per terra in vari punti del centro, con un piatto per le elemosina e un cartello “aiutateci per favore”. Alla Caritas si procura il cibo, in piccoli discount l’alcol. Non l’ho mai visto parlare con qualcuno, il cane continua a seguirlo ma lui sembra ignorarlo, non lo nutre nemmeno.
Conclusione, le capacità motorie sembrano essere intatte, quelle cognitive parzialmente compromesse, ma non posso sapere se sia dovuto al trattamento o al suo stile di vita. Mi serve una cavia in salute e con un ruolo attivo nella società
1-8-2022 Fase 2
Ho chiamato Margherita. L’ho invitata a bere qualcosa. Ha accettato subito. Ha scelto lei il posto. Vendevano birre e tre euro ed era pieno di gente. La situazione mi impediva farle l’iniezione. Ho dovuto conversare. Non ero più abituato, non sapevo cosa dire e le ho parlato delle formiche. Le ho raccontato che ogni tanto mi metto a guardarle mentre collaborano per trasportare una briciola troppo grossa, e che una volta una vespa aveva attaccato il formicaio e di come si siano sacrificate a decine per fermarla. Si è messa a ridere, ha proposto un brindisi alle formiche.
Forse può avere un altro ruolo nell’esperimento.
5-8-2022
Mi ha chiamato lei, l’ho invitata nel mio appartamento. Le ho mostrato il progetto, i miei calcoli, la relazione, ti ha anche sfogliato, solo le prime pagine. Si è voltata, ci siamo guardati negli occhi. Mi ha abbracciato. Per un minuto nella stanza si è sentito solo il vibrare del condizionatore, poi ha detto:
“Anch’io ho cercato di scappare in un altro mondo per nascondermi dalla paura. Per molti anni, ho finto che non fosse accaduto nulla, ho perfino provato a convincermi che fosse stato solo un sogno, ma alla fine la paura ti trova sempre. Mi ero accorta che da quando è morta tua madre c’era qualcosa che non andava, ma mi sono detta che ti serviva solo un po’ di tempo. Scusa se ti ho lasciato solo, ma ora sono qui”
Ho detto che mi serviva qualche minuto. Lei ha sorriso e ha usato la scusa di dover andare in bagno. Ho cercato di preparare la siringa il più in fretta possibile, ma le mani mi tremavano. Ho sentito i suoi passi tornare ed ero ancora con l’ago nella boccetta. L’ho nascosto dietro la schiena. Si era sciolta i capelli e tolta gli occhiali, si è avvicinata in punta di piedi. Con le dita mi ha sfiorato la guancia. Una puntura sul collo, la confusione nei suoi occhi per qualche secondo, poi la calma
6-8-2022 Fase 2
Le ho detto di avvisare chiunque potesse cercarla che sarebbe andata in montagna per qualche giorno, so che ogni tanto lo fa, dopodiché abbiamo proseguito coi test.
Ha risolto il cubo di Rubik sotto i due minuti, ricordava tutte le capitali europee e non ha avuto problemi a conversare sia in italiano che in inglese. Le sue risposte erano sempre brevi e concise, ma può essere considerato un miglioramento. Mi ha perfino battuto a dama, e non ho dovuto forzarla a fare nessuna di queste cose. Esattamente come mi aspettavo una volta completato il trattamento i soggetti diventano perfettamente logici e capiscono quanto sia giusto il mio progetto.
30-8-2022 Fase 3
Completati tutti i test Margherita ha ripreso la sua vita quotidiana. L’ho osservata da lontano, è andata a lezione, in palestra, a fare la spesa, perfino a tagliarsi i capelli. Nessuna difficoltà. L’unico cambiamento è che, come il soggetto numero cinque, tende a non iniziare mai una conversazione, se interpellata però non ha problemi a rispondere. Un pomeriggio un’amica le ha chiesto più volte se stesse bene, ma dopo una serie di “si” ha rinunciato. Nel frattempo ho sintetizzato il secondo feromone.
31-8-2022 Fase 3
Ieri le ho somministrato la seconda iniezione, è rimasta sotto osservazione nel mio appartamento tutta la notte. Per sicurezza ho indossato un respiratore con filtri anti rischio biologico. Al mattino le sue condizioni erano nella norma, quindi è uscita. L’ho seguita tenendomi a distanza. Per strada non ho notato nessuna reazione particolare, ma una volta arrivata in facoltà, è bastato un quarto d’ora perché gli effetti dei feromoni si manifestassero nelle persone che gli stavano sedute attorno. Ho visto i loro sguardi cambiare. Stanchezza, nervosismo, scarsa attenzione, è sparito tutto. Si sono concentrati solo su quello che il professore stava spiegando. A fine lezione ho raggiunto alcuni di loro, anche se non mi conoscevano si sono dimostrati estremamente collaborativi e hanno risposto a tutte le mie domande. Secondo i miei calcoli entro tre giorni al massimo inizieranno a rilasciare feromoni a loro volta, se ciò avverrà anche la fase tre potrà dirsi completa e il nostro lavoro sarà terminato.
9-9-2022 Conclusioni
Ho tenuto sotto controllo alcuni dei soggetti con cui avevo parlato. Posso affermare con assoluta certezza che la catena di trasmissione sia solida. Il trattamento è in grado di diffondersi in modo autonomo. Senza neanche rendersene conto il mondo si trasformerà in un gigantesco formicaio. Ma perché ciò avvenga devo fare un’ultima cosa. Anch’io devo sottopormi al trattamento, e questo, per noi è un addio. Non c’è l’avrei mai fatta senza di te, sei stato l’amico più sincero che potessi desiderare. Mi hai aiutato a restare sempre oggettivo, mi hai fatto da corazza contro le emozioni, che per tutto il tempo hanno cercato di fermarmi, e dobbiamo dircelo, in un paio di occasioni c’erano quasi riuscite, ma presto non ne avrò più. No, non fare così, sai perfettamente che anch’io devo guarire, non sono meglio degli altri. Ho preso da chi era più debole senza mai ridare nulla in cambio, e mentre moriva da sola ero in un bar. Ridevo mentre lei si contorceva sul pavimento, cercando di comporre il mio numero. Perciò addio. Oh e un’ultima cosa, tieni per te tutto ciò che ci siamo detti, meglio se il mondo non sa cosa gli è successo.
Marco Pogliano
macopogliano.studia@mohole.it