I ragazzi del primo anno di Gaming hanno portato per il Nothing Day i giochi da tavolo sviluppati in questi primi mesi durante le lezioni di workshop.
Partendo dal tema della civiltà, gli studenti hanno dato sfogo alla loro creatività, avendo però dei limiti da rispettare.
Prima di tutto il numero di carte, che ha un limite massimo di 110.
Inoltre il prodotto finale doveva includere una pedina e un dado. “Il processo è lo stesso per ogni gioco”, ci spiega Riccardo, mostrandoci i primi prototipi: dei semplici fogli di carta scritti a mano.

Ha specificato quanto fossero importanti i play test, ovvero le prove di gioco, per capire se ciò che stanno creando funziona.
Portano come esempio “La Torre di Babele”, confessando che hanno capito, proprio grazie ai play test, l’eccessiva “matematicità” del gioco e la conseguente mancanza di strategia.. Dopodiché, grazie all’aiuto dei fumettisti, hanno creato delle grafiche che hanno sostituito i fogli di carta iniziali.
Non vi resta che andare a provare i loro giochi da tavolo in Sbarbaro!
Autrici: Giulia Casermaggio – Lara Frosoni