In California una combinazione di incendi innescati da un fulmine il 17 agosto 2020 chiamata “August Complex Fire” è stata inserita dal Cal Fire (Dipartimento Californiano per la protezione da incendi e selvicoltura) al primo posto della lista dei più grandi incendi mai divampati nello stato americano. Altri cinque incendi avvenuti nel 2020 sono nei primi 20 posti della lista.
Nella costa ovest americana sono andati in fumo quasi 14 mila chilometri quadrati di terreno, solo in California ne sono bruciati 9 mila, un record storico.
Gli incendi in questa zona del mondo sono ormai un triste appuntamento fisso che ogni anno si fa più imponente e pericoloso.Facendo un confronto con i mesi di agosto e settembre del 2019 il numero di vigili del fuoco è diminuito drasticamente, mentre gli incendi sono sempre di più e sempre più grandi.

Tutto ciò è in parte legato all’epidemia che ha colpito il mondo nel 2020: da decenni ormai, nello stato americano, il 40% del corpo dei vigili del fuoco è formato da carcerati che scelgono di scontare così la loro pena (solitamente furto, possesso di droga o guida in stato di ebbrezza. Le persone condannate per crimini violenti, incluso omicidio, sequestro di persona e reati sessuali sono escluse). Non li si distingue dai colleghi se non per le magliette che portano sotto i giacconi ignifughi: sul retro c’è scritto “Cdcr (California Department of Corrections and Rehabilitation) prisoner”. Sebbene pagati tra 1 e 5 dollari al giorno e nonostante l’addestramento duri tre settimane contro i tre anni di un civile, i cosiddetti detenuti–pompieri sono stati di fondamentale aiuto per gli Stati Uniti fin dal 1946 quando venne aperto il primo campo a loro dedicato. Inoltre grazie a una recente delibera, una volta terminata la pena queste persone potranno accedere ai corsi per diventare vigili del fuoco a tutti gli effetti e lavorare in una caserma, diritto che gli era negato a causa della fedina penale sporca.

Perché allora sono diminuiti i detenuti-pompieri? Per il Covid-19. A causa del virus molti sono stati rilasciati in anticipo perché le prigioni non erano in grado di garantire il necessario distanziamento fisico oppure, proprio a causa delle cattive condizioni nelle carceri, si sono ammalati o indeboliti troppo. Infine le condizioni pericolose e gli incendi sempre più prepotenti non hanno invogliato un gran numero di nuovi detenuti a prendere quella strada quest’anno.
Lo stato ha dovuto così investire 72,4 milioni di dollari in fondi di emergenza per assumere 830 nuovi vigili del fuoco, avendo a disposizione 1300 detenuti-pompieri in meno rispetto al 2019.
Il governatore californiano ha dichiarato lo stato di emergenza, essendoci già stati 6754 incendi nel 2020 contro i circa 4000 dei primi otto mesi del 2019, quindi l’assenza di molti detenuti-pompieri verrà sentita, nonostante siano una forza lavoro praticamente invisibile.
Di Gaia Chierichetti