
In occasione del “Nothing Day 2025” che si terrà il 28 febbraio alla scuola Mohole, abbiamo intervistato Patrick Pagani, uno studente del corso STO2A, per farci raccontare i progetti che porteranno.
Partiamo dall’inizio: «Cosa porterete al Nothing Day quest’anno?»
Patrick: «Ognuno di noi ha lavorato alla progettazione di un podcast. Tanti, io compreso, sono partiti da un reportage che abbiamo scritto l’anno scorso, quindi quello che presenteremo al Nothing Day sarà, per chi ce l’ha, una registrazione del trailer del podcast o della prima puntata, oppure la cover.»
«Si fa’ veloce a dire podcast, ma come si arriva a farlo?»
Patrick: «Per non partire da zero, la prima suggestione è stata: “partite dal reportage dell’anno scorso”; ovvero, ognuno di noi aveva scelto un tema sulla quale fare un reportage. Nel mio caso, io ho scelto: “i sogni lucidi”. Quindi avevo fatto una ricerca a riguardo e ho anche intervistato un ragazzo che me ne aveva parlato. Perciò, per non partire da zero, la prof. Grotta ci ha detto di provare a partire dal reportage, e io partendo da “i sogni lucidi” ho realizzato che non potevo fare un intero podcast in cui parlo solo di sogni lucidi, quindi ho allargato un pò la cosa a: “Le potenzialità della mente”. Così è nato: “Psiconauti”; e, oltre ai sogni lucidi, i temi potrebbero essere: l’ipnosi, l’autosuggestione, i viaggi astrali e altre cose simili.»
Abbiamo anche chiesto ad altri studenti della classe quali sarebbero stati i loro progetti, e alcuni di questi sono:
- “CONTABALLE – Tutti mentono (e va bene così)” di Chiara Moneta e Pablo Graziadei. Un podcast dal tono leggero che parla di come la bugia faccia parte dell’essere umano.
- “Codice donna, avvocate nella storia” di Francesca Negrini. Un podcast che parla di avvocate che hanno dedicato la loro carriera a difendere le donne nei tribunali di tutto il mondo.
- “#SENZAFILTRI” di Alyssa Pivato e Irene Arroume. Un podcast che parla dell’influenza dei social media sui giovani raccontando storie legate alla fragilità psicologica.

Infine, dopo averci spiegato la parte tecnica del progetto, abbiamo concluso con un paio di domande più personali.
«Cosa ti ha lasciato questa esperienza del podcast, la riproporresti anche fuori dalla scuola o ti piacerebbe continuarla per conto tuo?»
Patrick: «Da una parte è stata molto stimolante, dall’altra, come tutte le cose, è stata complicata realizzarla. Nonostante ciò, è stata un’esperienza molto positiva.»
«C’è qualcosa che questo progetto ti ha fatto scoprire, come qualcosa che ti piace o in cui sei bravo?»
Patrick: «Questa esperienza mi ha dato modo, in primis, di ascoltare tanti podcast, e ne ho scoperti alcuni che mi piacciono. D’altra parte, inizialmente non ero molto interessato al giornalismo, e dico giornalismo perché è lo stesso percorso che ci ha portati al podcast, eppure i voti migliori li ho presi proprio in questo argomento. Sono comunque esperienze che ti danno modo di capire che puoi fare delle cose che non sono quelle che pensi e che magari puoi averci anche un futuro.»

Autori: Lara Frosoni – Emanuele Arrigoni