Una, nessuna, centomila sedie vuote in sala

Sul dizionario la parola “rinviare” ha come settimo significato “differire ad altra data”, significato che è entrato nel vocabolario comune di ogni produzione cinematografica e televisiva in questo 2020. Alcuni film hanno dovuto aspettare l’autunno mentre altri stanno già cambiando la locandina da 2020 a 2021 o addirittura 2022. 

Nel mondo dei supereroi, Captain Marvel è stato spostato per il 2022, facendo slittare di conseguenza Thor: love and thunder e Doctor Strange 2. Caso diverso invece per Black panther 2 che si è visto slittare al 2022 per poi diventare un gran punto di domanda con la morte proprio del protagonista. Non è stato sconvolto solo il piccolo grande mondo del MCU ma in generale Marvel ha dovuto rinviare il sequel di Spider-man: Into the universe a ottobre del 2022. Concorrente storico, la DC Comics ha rimandato più volte l’uscita di Wonder Woman 1984 per il giorno di natale (negli USA) sperando nel regalo di sale piene. Altro film rimandato è il nono capitolo della saga più fast e più furious di tutte che si sposta alla primavera del 2021. Il caso più particolare l’abbiamo però con Disney che avrebbe dovuto far uscire il live-action di Mulan a marzo per poi farlo uscire a settembre solo sul nuovissimo servizio streaming Disney+ in un area riservata “VIP” al prezzo di 21,99€. Scelta che ha scatenato non poche polemiche. In alcuni paesi dove lo streaming non è possibile, come la Cina, è comunque uscito in sala. 

In campo televisivo l’evento più atteso è la reunion del cast di Friends per una puntata speciale di cui sono stati svelati pochissimi dettagli. Il ricongiungimento degli attori sembra ancora lontanissimo e per combattere questo senso di solitudine il cast ha fatto una piccola apparizione a sorpresa via webcam per la cerimonia degli Emmy di quest’anno, tutti a casa di Jennifer Aniston. La moda delle riunione non è passata solo da Friends ma ha visto il riunirsi del cast di The office, Maze runner  e altre. 

In Italia data la fresca riapertura delle sale si è pensato di ripartire con film vecchi e grandi classici con un prezzo minore rispetto al classico biglietto. Sono anche ritornati in sala i film usciti tra gennaio e febbraio che non avevano beneficiato della piena attenzione da parte del pubblico. Tuttavia dobbiamo soffermarci su un film in particolare: Volevo nascondermi, film di Giorgio Diritti con Elio Germani, che parla del tormentato artista Antonio Ligabue. Il film aveva appena finito la campagna promozionale e la sua uscita era prevista per il 27 febbraio ma a causa della chiusura totale si è dovuto aspettare questa fine estate. Il film ha però riscosso moltissimo successo, vincendo il nastro d’argento 2020 come film dell’anno. 

Ma passiamo alle notizie importanti, Tenet ha salvato il cinema con grandi numeri al botteghino. O forse no. L’ultimo film di Nolan, con il titolo rigorosamente di una parola sola e questa volta anche palindroma, è uscito nelle sale (riaperte) dopo una numerosa serie di rinvii. Nel primo weekend a livello mondiale ha incassato 53 milioni per poi salire a 58 per un totale complessivo di 250 milioni. Numeri buoni che regalano uno spiraglio di luce ma che non riparano a pieno la situazione. Nolan si definisce soddisfatto del risultato anche se il film non è ancora stato distribuito negli USA che per adesso mantiene le sale chiuse, limitando così gli incassi di un buon 30%.  La fama di Tenet, almeno per il boxoffice italiano è durata poco, infatti il seguito di After ha già fatto numeri da capogiro guadagnandosi il primo posto. Al terzo posto nel boxoffice si posiziona invece The New Mutants mentre la medaglia di legno la regaliamo alla Disney con Onward: oltre la magia

Film tanto attesi si sono salvati dalla fossa, per altri dovremmo aspettate ancora. Ma d’altronde si sa che se del domani non v’è certezza, è certo che domani escono PadreNostro, Genesis 2.0 e Il giorno sbagliato.  

Di Linda Volontieri 

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