Bepicolombo

Bepicolombo è una missione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA) e rappresenta le fondamenta del programma di esplorazione di Mercurio dell’ESA . Il nome è preso dall’ eminente matematico, fisico, astronomo e ingegnere italiano Giuseppe Colombo (detto Bepi), morto nel 1984. Questa missione è attualmente in fase di programmazione, il lancio ,infatti, dopo spostamenti, è programmato per il 27 Gennaio 2017, la finestra di lancio però rimarrebbe aperta anche per il mese seguente. Gli obiettivi che si propone sono plurimi, il fine è quello di studiare la composizione, la geofisica, l’atmosfera, la magnetosfera e la storia di Mercurio, nello specifico: -Studiare l'origine e l'evoluzione di un pianeta vicino alla sua stella; -Studiare Mercurio nella sua forma, struttura interna, geologia, composizione e crateri; -Esaminare ciò che resta dell'atmosfera di Mercurio (esosfera), la sua composizione e le sue dinamiche; -Sondare la magnetosfera del pianeta (la sua struttura e le sue dinamiche); -Determinare le origini del campo magnetico di Mercurio; -Studiare i depositi polari del pianeta, la loro composizione ed origine; -Effettuare test sulla teoria della relatività generale di Einstein. Le due sonde che la comporrano, opereranno in maniera completamente autonomo una volta giunte nell’orbita di Mercurio, (oltre a un modulo che condurrà a destinazione la missione), esse sono: -Mercury Planetary Orbiter (MPO): progettata e costruita sotto la guida dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA); -Mercury Magnetospheric Orbiter (MMO): progettata e costruita sotto la guida dell'Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA); -Mercury Transfer Module (MTM): utile unicamente durante la fase di viaggio e per l'inserimento in orbita. Non ha carico scientifico. L’Agenzia Spaziale Italiana realizza per la comunità scientifica Italiana un contributo rilevante alla missione, con ben 4 esperimenti su 11 con Principal Investigator italiano: - SIMBIO-SYS, un sistema integrato di osservazione della superficie e caratterizzazione del pianeta con camere (HRIC e STC) e uno spettroscopio (VIHI) sviluppato da Selex e a guida scientifica ASI; - ISA, l’accelerometro ad alta sensibilità, sviluppato da INAF e TAS-I. - MORE, l'esperimento di radioscienza basato sul trasponditore di bordo in banda Ka (KaT), ancora di TAS-I. Per MORE, la responsabilità scientifica è dell’Università di Roma Sapienza, con il supporto di JPL/NASA; - SERENA, l’esperimento per lo studio dell’ambiente particellare mediante i due analizzatore di particelle neutre (NPA) ELENA e STOFIO, quest’ultimo realizzato dalla Southwest Research Institute-USA, e due spettrometri di ioni (IS) MIPA e PICAM, a responsabilità scientifica di IFSI, ENEA, ISM e IFN e industriale di CGS e AMDL. Le sonde dovrebbero raggiungere l’orbita di Mercurio in sette anni, l’arrivo infatti è previsto per il gennaio 2024.