Italo Calvino è stato uno scrittore e partigiano italiano.
Intellettuale di grande impegno politico, civile e culturale, è stato uno dei narratori italiani più importanti del Secondo Novecento.
Lui nacque nel 1923 a Santiago de las Vegas, nell'isola di Cuba da genitori italiani.Nel 1925 i coniugi Calvino decidono di ritornare in Italia.
Il periodo fascista non sembrò inizialmente segnare in modo particolare la sua personalità né sconvolgere la serenità familiare di quegli anni.
Il primo contatto personale con la cultura fascista, per Italo Calvino, arrivò negli anni tra il 1929 e il 1933, quando non poté sottrarsi all'esperienza di diventare balilla, obbligo scolastico esteso anche agli allievi delle scuole valdesi frequentate dal piccolo Italo. Tuttavia la sua esperienza infantile non sarà, come egli stesso scrive nel 1960, drammatica: " vivevo in un mondo agiato, sereno, avevo un'immagine del mondo variegata e ricca di sfumature contrastanti, ma non la coscienza di conflitti accaniti".
Sul versante dell'impegno politico, l'idea di società maturata con gli anni non cancella il suo spirito anarchico e libertario, anzi lo arricchisce e lo caratterizza nella forma di precisi interventi critici in occasione del XX Congresso del PCUS del 1956.
Calvino esprime il dissenso per certi aspetti che la politica sovietica va prendendo, soprattutto in ragione della libera espressione e circa l'importanza della forma democratica. Ma non risparmia critiche neppure ad una certa chiusura culturale dei dirigenti del PCI, né a talune pratiche interne all'apparato. L'idea di un nuovo PCI riformato e rifondato, che ispira Calvino, è dichiaratamente di matrice giolittiana.
La disillusione è però incolmabile solo pochi mesi dopo il Congresso, quando l'armata rossa invade l'Ungheria. Con i fatti di Poznan e Budapest matura in Calvino la decisione di abbandonare il partito.
Nel febbraio 1964 lo scrittore torna all'Avana per sposarsi con Chichita in un ufficio notarile di Calle Obispo e con brindisi finale nel bar della piscina del loro Hotel Avana Libre. In quella occasione egli fu chiamato a fare parte della giuria del Premio Casa Las Americas, e qui conobbe il comandante Ernesto Che Guevara, al quale poi dedicò due pagine dopo la sua morte in Bolivia, le quali furono pubblicate sul numero speciale dedicato al Che della rivista culturale avanera Casa de Las Americas.
Quando a fine 1964 Calvino tornò in Italia, a Torino e a Roma, dove si stabilirà con la moglie ed il figlio di lei, Marcello Weil, dove lavorerà presso la casa editrice Einaudi come addetto stampa, si attivò per co-fondare l'Associazione Nazionale di Amicizia Italia-Cuba. Tra il 1969 e il 1973 lavora ad alcuni progetti letterari e pubblica racconti e saggi su diverse riviste. Pubblica il racconto Il castello dei destini incrociati nel volume Tarocchi - Il mazzo visconteo di Bergamo e New York e i saggi Osservare e descrivere e Problema da risolvere, pubblicati nella nuova edizione del testo scolastico La lettura.
Nel 1975 inizia un altro periodo di intensi viaggi.
Nella seconda metà di maggio è in Iran dove, per conto della RAI, cura la preparazione di un programma radiofonico, Le città della Persia. L'anno successivo si reca negli USA, in Messico ed in Giappone, per una serie di incontri e di conferenze.
Il signor Palomar in Giappone, racconto che pubblica nelle colonne del Corriere della sera, s'ispira a quei viaggi.
Dopo una vita piena di soddisfazioni culturali e sociali, a causa di una sopraggiunta emorragia cerebrale,si aggrava e muore il 19 settembre 1985.