In Cristiani i modi e i linguaggi dell' "omaggio" a Calvino svariano tra più registri, complici sempre ironia e fantasia. Attingendo, si capisce, da una sua attrezzeria immaginativa personale: il mare, il viaggio, l'esplorazione, il sogno, l'avventura, la pesca, il gioco, il divertimento artigianale. Ma di volta in volta privilegiando, a seconda degli estri, o la morbidezza lirica o il candore fanciullesco, o il recupero di stili popolareggianti, o la vena grottesca.
Anche il rapporto con Calvino appare fluido e non sottoposto a regole rigide: poiché trascorre, come s'è visto da una riesecuzione puntuale (Armilla, privata soltanto dalle figure femminili), al più frequente procedimento selettivo (Ipazia , che lavora unicamente sull'explicit; o Pentesilea, che dal testo isola le due sole indicazioni sulla città lavoro, e sulla città dormitorio; Moriana, che enuclea certi luoghi testuali, su altri tace, inserendone di propri; l'ascensionale Zenobia; la triplice Bersabea; e, nell'ambito delle Cosmocomiche, La distanza della luna), alla interpretazione più indipendente (Un segno nello Spazio), ancora a conferma della freschezza e della mobilità inventiva di Cristiani.
Paolo Cristiani (Milano, 1956), ingegnere, dirige un consorzio di ricerche biomediche ed affianca tale attività a quella di fotografo, pittore e scultore.
In campo fotografico, intraprende l'attività professionale agli inizi degli anni '80 collaborando alla realizzazione di un volume fotografico sul Duomo di Fidenza unitamente a reportages e servizi per riviste e periodici nazionali. Dagli anni '90 l'attività fotografica interessa ricerche paesaggistiche, naturalistiche e sociali. Singoli Port-folio sono stati oggetto di volumi fotografici e mostre personali in Italia e all'estero.
Come pittore dal 2000 si dedica al ciclo AIRPORT articolato nelle serie: Airport, Transiti, Attese e Luci d'aeroporto. Nel 2006 ha parallelamente inizio il ciclo pittorico HOTELS oggetto di personali a Shanghai all'Università Tongji e presso la Galleria Leda Flethcer e a Pechino al Museo Nazionale della scienza e Tecnologia.
Nel 2007 ha inizio il ciclo THE SKY OUTSIDE, che ha costituito oggetto di rappresentazione, nel 2012, da parte della Galleria Agorà di New York, terminata con l'esposizione The Odyssey Within, presso la stessa Galleria nel gennaio 2013.
L'attività di scultura ha una prima concretizzazione con il ciclo di opere polimateriche legate ai testi ed al mondo di Italo Calvino "Città invisibili" e "Cosmicomiche" in collaborazione con il Fondo Manoscritti dell'Università degli Studi di Pavia.
Singole opere di scultura lignea sono state presentate in varie mostre collettive tra cui "Dialogo tra generazioni. Dal futurismo ai giorni nostri".